domenica 13 gennaio 2013
Messalina
(da Lulù)
(da Lulù)
Valeria
Messalina (nata a Roma nel 25 d. C. e morta nel 48 all’età di soli ventitré anni)
era un’appartenente della migliore nobiltà romana, imparentata con la dinastia Giulio
- Claudia. All’età di quattordici anni
fu costretta a sposare Claudio, il futuro imperatore di Roma (c’è chi dice che
a costringerla fu Caligola, chi le altre donne della famiglia imperiale).
Claudio, all’epoca
del suo matrimonio, era uno studioso cinquantenne balbuziente, zoppo e pieno di
tic, sottovalutato da tutti e che per il suo carattere timido e riservato era
sempre stato ai margini della vita politica.
Dal suo
matrimonio con Messalina ebbe due figli, rappresentati nel cammeo qui sopra
insieme alla madre: Ottavia e Britannico.
Durante la
congiura ai danni di Caligola (41 d.C.) si dice che i pretoriani, autori della
congiura, abbiano visto Claudio che si nascondeva dietro una tenda e che per
questo l’abbiano eletto imperatore.
Quindi
Messalina divenne imperatrice. Messalina però non amava molto la vita di corte,
con i suoi doveri e le sue etichette, e conduceva una vita dissoluta e
sregolata, al punto da divenire proverbiale per i suoi facili costumi.
Sicuramente
Messalina, con un marito tanto più vecchio di lei (insomma io ho quattordici
anni e mio padre ne ha quarantasei! Come si fa a biasimarla?), si concedeva
qualche avventura, ma di qui a credere a quello che dicono le fonti ci passa un
oceano.
Secondo Plinio
il Vecchio (uno storico) e Giovenale (uno scrittore di satire) infatti
Messalina si prostituiva nel palazzo reale o in un bordello con il nome di Licisca,
aveva rapporti incestuosi con i propri fratelli o addirittura obbligava Claudio
a ordinare a tutti i giovani piacenti di Roma di sottostare alle sue voglie.
Un aneddoto
che circolava a Roma sul suo conto era che un giorno avesse sfidato la
prostituta più famosa della città ad avere venticinque rapporti sessuali con
venticinque gladiatori diversi nell’arco di una sola giornata e che, alla fine
di questa giornata, avesse vinto e “stanca, ma non sazia, smise”
La storia d’amore
che però rovinò Messalina fu quella con Gaio Silio, colui che veniva
considerato il giovane più bello di Roma, che ripudiò sua moglie per diventare
l’amante dell’imperatrice.
Mentre
Claudio si trovava a Ostia, Messalina e Gaio Silio organizzarono una festa
sfarzosa e pubblicamente si “sposarono” dichiarandosi marito e moglie.
Claudio,
temendo che Gaio Silio volesse impadronirsi del potere e che quindi si stesse
organizzando una congiura contro di lui, ordinò ai pretoriani di uccidere i due
amanti. Mentre Gaio Silio accettò la propria sorte, Messalina si rifugiò negli Horti Lucullani (giardini di Lucullo)
dove fu raggiunta da una guardia che uccidendola avrebbe detto “Se tutti i tuoi
amanti piangeranno la tua morte, domani piangerà mezza Roma!”
Se Messalina
effettivamente ebbe dei comportamenti licenziosi, è pur vero che le azioni che
le attribuiscono non sono tutte credibili. Non bisogna dimenticare, nel
giudicarla, che Messalina era la moglie di un imperatore e che attorno a
Claudio già si stava scatenando una serie di intrighi per la successione al
potere.
Non è escluso che le altre donne della famiglia imperiale (prima fra tutte Agrippina minore, che in seguito alla morte di Messalina sposò Claudio, lo avvelenò con un piatto di funghi, allontanò l’erede legittimo Britannico e fece in modo che fu Nerone, suo figlio di primo letto, a succedere al marito) abbiano incoraggiato le voci sul suo conto, che gli storici e gli autori, tradizionalmente avversi alla famiglia imperiale, le abbiano ingigantite a dismisura e che il popolo romano, tradizionalmente sospettoso e discriminatore nei confronti delle donne che “sono tutte uguali, la padrona dalla schiava differisce solamente per gli abiti che porta e per come viaggia attraverso la città. Sia che camminino scalze, sia che vengano portate in lettiga, tutte le donne sono adultere e in tutta Roma non c’è un’adultera che non sia anche un’avvelenatrice”, abbia reso Messalina una sorta di leggenda metropolitana.
Non è escluso che le altre donne della famiglia imperiale (prima fra tutte Agrippina minore, che in seguito alla morte di Messalina sposò Claudio, lo avvelenò con un piatto di funghi, allontanò l’erede legittimo Britannico e fece in modo che fu Nerone, suo figlio di primo letto, a succedere al marito) abbiano incoraggiato le voci sul suo conto, che gli storici e gli autori, tradizionalmente avversi alla famiglia imperiale, le abbiano ingigantite a dismisura e che il popolo romano, tradizionalmente sospettoso e discriminatore nei confronti delle donne che “sono tutte uguali, la padrona dalla schiava differisce solamente per gli abiti che porta e per come viaggia attraverso la città. Sia che camminino scalze, sia che vengano portate in lettiga, tutte le donne sono adultere e in tutta Roma non c’è un’adultera che non sia anche un’avvelenatrice”, abbia reso Messalina una sorta di leggenda metropolitana.
Quale che
siano i motivi, questa è la fama di Messalina e nell’immaginario comune lei è
la donna dai facili costumi per eccellenza, tanto che le sono stati dedicati un
fumetto erotico made in Italy che si chiama proprio “Messalina” e svariati film
in cui dà sempre bella mostra di sé e del proprio corpo.
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- Rory e Lulù
- Siamo due cuginette, Luisa e Rosa, che vivendo lontane hanno deciso di scrivere un blog insieme. A Luisa piace leggere, guardare gli anime e studiare (che secchiona!!!); a Rosa piace leggere, vedere film e scrivere. Speriamo tanto di riuscire a intrattenervi e ad interessarvi e che questo blog vi piaccia!
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