martedì 12 febbraio 2013
Gli dei hanno manie di
sterminio
(da Lulù)
(da Lulù)
Presa dalla
voglia di crearmi una cultura religiosa che, per un motivo o per l’altro, non
ho mai avuto, ho iniziato a leggere la Bibbia e benedico questa mia scelta in
tutte le lingue del mondo, perché sto scoprendo cose veramente interessanti.
Una di queste è che anche il nostro misericordioso Dio ha manie di distruzione e di sterminio, eh già! Ora avrei proprio voglia di andare dal mio professore di religione e dirgli “Certo che lei è un bell’ipocrita, ci dice sempre che i musulmani sono terroristi e degli esseri kattivissimi che devono essere tollerati solamente per buona pace di Gesù perché nel Corano viene loro ordinato di condurre una guerra santa per la distruzione degli infedeli però non si è mai degnato di dirci che Dio ordina a Israele la stessa identica cosa!” Però mi sa che mi trattengo, per buona pace di Gesù.
Per dimostrare che non dico bugie, riporto per intero il discorso che Mosè fa ai figli di Israele (ovviamente su ispirazione e con l’ordine di Dio) alla fine del Deuteronomio (paragrafo 7, versetti 1-26) che è il libro conclusivo del Pentateuco.
A questo punto della storia gli Ebrei si trovano presso il Giordano, oltre il quale si estende la terra promessa, dopo quarant’anni di viaggio nel deserto che li ha portati lì dall’Egitto. Mosè, il profeta con cui il Signore parla faccia a faccia e che li ha liberati dall’Egitto e li ha portati fin lì, non può entrare nella terra promessa perché ha peccato contro Dio quindi, prima di morire e mandare Israele alla conquista della terra promessa (notare che Mosè dedica praticamente tutta la propria esistenza a eseguire gli ordini di Dio, ma che è bastato solamente un UNICO suo errore perché Dio lo condanni per sempre), tiene un discorso agli Ebrei con cui rinnova per la cinquecentesima volta l’alleanza con Dio e con cui dà le ultime linee guida di comportamento che il popolo ebraico deve seguire per non perdere la benevolenza del Signore.
Ovviamente attraverso di lui parla Dio, quindi ogni singola parola pronunciata da Mosè è in realtà detta da Dio.
Una di queste è che anche il nostro misericordioso Dio ha manie di distruzione e di sterminio, eh già! Ora avrei proprio voglia di andare dal mio professore di religione e dirgli “Certo che lei è un bell’ipocrita, ci dice sempre che i musulmani sono terroristi e degli esseri kattivissimi che devono essere tollerati solamente per buona pace di Gesù perché nel Corano viene loro ordinato di condurre una guerra santa per la distruzione degli infedeli però non si è mai degnato di dirci che Dio ordina a Israele la stessa identica cosa!” Però mi sa che mi trattengo, per buona pace di Gesù.
Per dimostrare che non dico bugie, riporto per intero il discorso che Mosè fa ai figli di Israele (ovviamente su ispirazione e con l’ordine di Dio) alla fine del Deuteronomio (paragrafo 7, versetti 1-26) che è il libro conclusivo del Pentateuco.
A questo punto della storia gli Ebrei si trovano presso il Giordano, oltre il quale si estende la terra promessa, dopo quarant’anni di viaggio nel deserto che li ha portati lì dall’Egitto. Mosè, il profeta con cui il Signore parla faccia a faccia e che li ha liberati dall’Egitto e li ha portati fin lì, non può entrare nella terra promessa perché ha peccato contro Dio quindi, prima di morire e mandare Israele alla conquista della terra promessa (notare che Mosè dedica praticamente tutta la propria esistenza a eseguire gli ordini di Dio, ma che è bastato solamente un UNICO suo errore perché Dio lo condanni per sempre), tiene un discorso agli Ebrei con cui rinnova per la cinquecentesima volta l’alleanza con Dio e con cui dà le ultime linee guida di comportamento che il popolo ebraico deve seguire per non perdere la benevolenza del Signore.
Ovviamente attraverso di lui parla Dio, quindi ogni singola parola pronunciata da Mosè è in realtà detta da Dio.
Mosè che incombe su Israele con le tavole della legge che sanciscono l’alleanza con Dio |
Quando il Signore tuo Dio ti avrà
introdotto nel paese che vai a prendere in possesso e ne avrà scacciate davanti
a te molte nazioni: gli Hittiti, i Gergesi, gli Amorrei, i Perizziti, gli Evei,
i Cananei ei Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di te, quando il
Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, le voterai
allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia. Non ti
imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le
loro figlie per i tuoi figli, perché allontanerebbero i tuoi figli dal seguire
me, per farli servire a dei stranieri, e l’ira del Signore si accenderebbe
contro di voi e ben presto vi distruggerebbe.
Ma voi vi comporterete con loro così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco i loro idoli. Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato fra tutti i popoli che sono sulla terra.
Ma voi vi comporterete con loro così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco i loro idoli. Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato fra tutti i popoli che sono sulla terra.
(…) Qui salto i versetti che sono dal 7
al 15 perché non fanno altro che ribadire i vantaggi che Israele avrà nel
seguire Dio (non ci sarà sterilità fra le donne e il bestiame, sarà un popolo
forte e benedetto eccetera eccetera). Dal 16 in poi si ricomincia con i
massacri.
Sterminerai dunque tutti i popoli che
il Signore Dio tuo sta per consegnare a te; il tuo occhio non li compianga; non
servire i loro dei, perché ciò è una trappola per te. Forse penserai: queste
nazioni sono più numerose di me; come potrò scacciarle? Non temerle! Ricordati
di quello che il Signore tuo Dio fece al faraone e a tutti gli Egiziani (ovvero sterminò tutti gli innocenti
primogeniti di Egitto, quant’è gentile questo Dio!); ricordati delle grandi prove che hai visto con gli occhi, dei segni,
dei prodigi, della mano potente e del braccio teso, con cui il Signore tuo Dio
ti ha fatto uscire; così farà il Signore
tuo Dio a tutti i popoli, dei quali hai timore.
Anche i calabroni manderà contro di
loro il Signore tuo Dio, finché non siano periti quelli che saranno rimasti
illesi o nascosti al tuo passaggio. Non tremare davanti ad essi, perché il
Signore tuo Dio è in mezzo a te, Dio grande e terribile.
Dio non solo
ordina l’uccisione di tutte queste persone, ma organizza i massacri anche in
modo che siano di maggiore aiuto possibile per Israele. Quant’è sensibile!
Il Signore tuo Dio scaccerà a poco a
poco queste nazioni dinanzi a te; tu non le potrai distruggere in fretta,
altrimenti le bestie selvatiche si moltiplicherebbero a tuo danno, ma il
Signore tuo Dio le metterà in tuo potere e le getterà in grande spavento,
finché siano distrutte. Ti metterà nelle mani i loro re e tu farai perire i
loro nomi sotto il cielo; nessuno potrà resisterti, finché tu le abbia
distrutte.
Dopo la sua
premura, il Signore conclude con l’ultimo invito a Israele.
Darai alle fiamme le sculture dei
loro dei; non bramerai e non prenderai per te il loro argento e oro che è su di
quelle (notare però
che Dio stesso ordinò agli Ebrei di portare via l’oro degli Egiziani quindi o
esistono due diverse stirpi di pagani o è un tantino incoerente), altrimenti ne resteresti come preso in
trappola, perché sono un abominio per il Signore tuo Dio; non introdurrai quest’abominio
in casa tua, perché sarai come esso votato allo sterminio; lo detesterai e lo
avrai in abominio, perché è votato allo sterminio.
Nel libro
immediatamente successivo a questo discorso, il libro di Giosuè, vedremo
appunto Giosuè, successore di Mosè alla guida del popolo ebraico, alla
conquista della terra promessa che diligentemente attua ammazzando tutti i non
circoncisi che si trova davanti, passando intere città a fil di spada e non
risparmiando letteralmente NESSUNO.
Il tutto con
il beneplacito e i complimenti del Signore suo Dio, ovvio.
Fermati, o sole! |
Ora dimmi
proffy: Dio e Allah non ti sembrano ottimi compagni di merende? Me li immagino
mentre giocano ai soldatini, decidendo qual è il prossimo popolo da sterminare,
magari mentre bevono il lattuccio caldo, ovviamente corretto perché fa fico.
Questa è la versione che li vede due teneri e innocenti bimbi che giocano, poi
c’è quella che li contempla come due psicopatici dalle manie di distruzione.
Quale preferisci, prof?
In questo momento però sto pensando che in fondo io non ho la certezza che anche Allah sia un violento assassino. Cioè di Dio lo so perché l’ho letto io, ma di Allah me l’hanno detto gli altri. Ciò significa che dovrò accertarmi di questa cosa e che in un futuro non meglio specificato leggerò anche il Corano.
In questo momento però sto pensando che in fondo io non ho la certezza che anche Allah sia un violento assassino. Cioè di Dio lo so perché l’ho letto io, ma di Allah me l’hanno detto gli altri. Ciò significa che dovrò accertarmi di questa cosa e che in un futuro non meglio specificato leggerò anche il Corano.
In ogni caso
mi sembra che queste religioni tanto simili tra loro siano un po’ datate e
abbiano bisogno di una bella rinfrescata e ristrutturazione (e mi riferisco a
tutte le religioni, non a qualcuna in particolare). Nel terzo millennio non è
più accettabile che l’”altro” venga visto come il demone che ti mette in
trappola: una cosa simile era relativamente normale nel 1500 a. C., quando la
civiltà umana era ancora arretrata e aveva comunque un carattere spiccatamente
regionale, ma ormai queste cose non fanno ridere nemmeno più i polli.
Le vecchie risposte, le vecchie leggi, le vecchie usanze ormai non vanno più bene, abbiamo bisogno di qualcos’altro che risponda alle nostre necessità spirituali.
E se questo qualcos’altro deve essere una nuova religione, ho due richieste per chi dovrà inventarla: che non istighi ad ammazzare tutti quanti e che sia internazionale, così la pianteremo di ucciderci l’un l’altro per questi dei che passano i pomeriggi a sorseggiare tea decidendo chi deve uccidere chi in loro nome.
Le vecchie risposte, le vecchie leggi, le vecchie usanze ormai non vanno più bene, abbiamo bisogno di qualcos’altro che risponda alle nostre necessità spirituali.
E se questo qualcos’altro deve essere una nuova religione, ho due richieste per chi dovrà inventarla: che non istighi ad ammazzare tutti quanti e che sia internazionale, così la pianteremo di ucciderci l’un l’altro per questi dei che passano i pomeriggi a sorseggiare tea decidendo chi deve uccidere chi in loro nome.
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- Rory e Lulù
- Siamo due cuginette, Luisa e Rosa, che vivendo lontane hanno deciso di scrivere un blog insieme. A Luisa piace leggere, guardare gli anime e studiare (che secchiona!!!); a Rosa piace leggere, vedere film e scrivere. Speriamo tanto di riuscire a intrattenervi e ad interessarvi e che questo blog vi piaccia!
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